Viterbo è sempre stata una meta turistica fortemente sottovalutata. Per fortuna negli ultimi anni le cose stanno cambiando, e questa città dell’alto Lazio, a metà strada tra Roma e la Toscana, sta guadagnando piano piano il successo che si merita. C’è da dire che buona parte della sua fama la deve anche alle bellissime attrazioni dei suoi dintorni, tra cui il lago di Bolsena, l’incredibile borgo di Civita di Bagnoregio e il fotografato e super instagrammato parco dei mostri di Bomarzo.
Ma ai tanti turisti che capitano da queste parti per i motivi più svariati viene naturale fermarsi nel capoluogo per una sosta, ed è proprio in questa occasione che scoprono le bellezze nascoste che si celano al suo interno, tra palazzi rinascimentali e piazze medievali. Inoltre, non dimentichiamoci che Viterbo, proprio come Roma, è stata sede papale, anche se per soli 24 anni; pochi, ma sufficienti per aver dato alla città un’impronta importante anche dal punto di vista della religione cristiana.
E data la sua distanza ragionevole da Roma, Viterbo rappresenta un day trip perfetto se vi trovate nella capitale: scoprirete una cittadina a misura d’uomo, tante attrazioni raggiungibili comodamente a piedi, ottimo cibo e un’ospitalità genuina. Visitatela e non ve ne pentirete!
Viterbo è davvero densa di attrazioni, condensate in uno spazio di pochi chilometri quadrati. Ecco quali sono le principali, per godersi al massimo la permanenza in città.
Iniziate la vostra visita di Viterbo con il quartiere di San Pellegrino, che ne rappresenta il centro storico. Si trova lungo il percorso della via Francigena, e camminando a piedi lungo le sue vie secolari potrete scoprire alcuni tra i punti di riferimento più importanti della città, da piazza San Carluccio al palazzo degli Alessandri.
Camminare senza meta per le strade del quartiere San Pellegrino vi permetterà di rivivere l’atmosfera medievale, in un’epoca in cui Viterbo era addirittura più popolosa di Roma. Il quartiere, compreso all’interno della cinta muraria cittadina, mette in mostra edifici con lo stesso tono urbanistico e architettonico, e si snoda lungo via San Pellegrino, che ne rappresenta il cardine principale.
Visitate la piazza principale del quartiere, piazza San Pellegrino, e la piccola chiesa di San Pellegrino, costruita attorno all’anno Mille e rimaneggiata più volte nel corso dei secoli; l’ultimo intervento fu dopo la seconda guerra mondiale, quando venne danneggiata dai bombardamenti.
Il palazzo dei Papi è forse l’attrazione più importante di Viterbo. Fa parte del polo monumentale del colle del Duomo di Viterbo e si trova in piazza San Lorenzo. Fu costruito per volere di papa Alessandro IV, uno tra i principali artefici dello spostamento della sede papale da Roma a Viterbo.
Visitare il palazzo dei Papi è un’esperienza senza tempo: durante il percorso potrete ammirare la Sala del Conclave, nota per aver ospitato il conclave più lungo della storia, durato ben 1006 giorni, e la loggia dei Papi, ufficialmente loggia delle benedizioni, costruita dal Capitano del Popolo Andrea Gatti nel 1267, utilizzata dal Papa dopo essere uscito dalla Sala del Conclave.
Il palazzo dei Papi di Viterbo si visita acquistando il biglietto del polo monumentale Colle del Duomo, e pertanto il biglietto d’ingresso comprende anche la sagrestia della Cattedrale e il museo Colle del Duomo. C’è una comoda audioguida a disposizione, utile per scoprire tutti i segreti dell’edificio.
Il palazzo dei papi di Viterbo è aperto tutti i giorni dal 1 aprile al 6 novembre, mentre dal 7 novembre al 31 marzo osserva una chiusura settimanale di martedì; inoltre in questo periodo gli orari d’apertura variano in base al giorno della settimana: dal lunedì al venerdì è aperto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, mentre il sabato e la domenica effettua orario continuato dalle 10:00 alle 18:00.
La cattedrale di San Lorenzo, nota a tutti semplicemente come duomo di Viterbo, è la principale chiesa della città laziale. Risale al XII secolo e fu progettata in stile romanico, anche se rimaneggiamenti successivi ne hanno parzialmente modificato l’aspetto in classico stile rinascimentale.
L’interno ha una struttura a tre navate, sulle quali si affacciano 10 cappelle: per la loro costruzione durante il XVI secolo andarono purtroppo distrutti gli affreschi che adornavano i muri. Inoltre, la cattedrale fu vittima dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. In questa occasione i danni furono ingenti, ma la ricostruzione è stata l’occasione per riportare parzialmente gli interni allo stile romanico originario.
Tra le opere di arte sacra che si possono ammirare ancora oggi, vale la pena menzionare l’affresco della Madonna con il Bambino che porge l’anello delle nozze mistiche a Santa Caterina, oepra di Antonio del Massaro da Viterbo detto Il Pastura, il busto ottocentesco di Letizia Cristina Bonaparte opera del Duprè, e una tavola bizantina del XII secolo che raffigura la Madonna della Carbonara, una versione anticipatrice della più famosa che si trova all’interno della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
La cattedrale venne utilizzata anche come residenza papale proprio durante il periodo in cui Viterbo fu sede pontificia. Qui riposano due papi risalenti a quell’epoca, ossia Alessandro IV e Giovanni XXI, il quale morì a seguito di un crollo avvenuto in una porzione del palazzo Papale.
Questa piccola chiesa romanica ha in realtà una grande importanza, poichè è una delle più antiche di Viterbo. Risale infatti al 1080, e al suo interno si trovano numerose pitture di scuola viterbese, che coprono un periodo storico di oltre 200 anni, tra il XIV e il XVI secolo. Inoltre è molto bello il trittico bizantino del 1180, e il soffitto delle navate laterali retto da capriate di legno e decorato da formelle in ceramica.
Sul lato dell’altare maggiore vi è poi un ingresso ad un’antica cripta paleocristiana, mentre fuori dall’abside parte una scala che conduce ad un chiostro, sconosciuto fino agli anni Ottanta del secolo scorso, quando in occasione di un crollo venne riportato alla luce.
Il passato medievale di Viterbo si può ammirare ancora oggi percorrendo le mura di cinta della città, che si estendono per circa 4 chilometri.
Il tratto più antico risale al 1095 e l’intero tracciato è quasi completamente integro; gli ingressi alla città avvenivano tramite una serie di porte ancora oggi ben visibili: le due principali sono Porta Romana5 e Porta Fiorentina6, mentre le minori sono San Pietro, Fiorita, del Carmine, San Lorenzo, di Valle, Faul, Bove, Murata, San Marco, della Verità, e San Leonardo.
Merita una visita anche l’intricato percorso di gallerie sotterranee che si snoda sotto Viterbo, scavate nel tufo. Mettono in connessione alcuni edifici del centro storico creando una fitta rete di cunicoli e camminamenti; qui sono stati ritrovati reperti storici e archeologici, a testimonianza che erano molto usate anche nei secoli passati.
Durante la seconda guerra mondiale, le gallerie sotterranee di Viterbo vennero utilizzate dalla popolazione come rifugio per proteggersi dai bombardamenti del 1943-1944.
Per gli appassionati di archeologia e storia, il museo etrusco di Viterbo è una tappa davvero imperdibile. Si trova all’interno della Rocca Albornoziana, un complesso difensivo risalente al 1354 recuperato tra gli anni Sessanta e Ottanta dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale.
Il percorso museale si estende su 4 livelli: al piano terra si trova una vasta sezione di architettura etrusca, con oggetti, terrecotte, mobili e utensili; al piano intermedio vengono allestite solitamente mostre temporanee; al primo piano vengono approfonditi i centri etruschi di Musarna e Ferento, con i ritrovamenti trovati in queste aree, mentre al secondo piano vengono esposti i reperti archeologici dell’Etruria meridionale.
Il museo nazionale etrusco Rocca Albornoz è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30, con ultimo ingresso alle ore 18.30. Rimane chiuso i lunedì, il 1 gennaio e il 25 dicembre. E’ possibile acquistare il biglietto d’ingresso direttamente alle casse; sono previste riduzioni per ragazzi da 18 a 25 anni, e una serie di agevolazioni che consentono l’ingresso gratuito. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero di telefono (+39)-0761325929.
Il museo del Colle del Duomo di Viterbo è un importante museo cittadino, fondato in occasione del Giubileo del 2000. E’ ospitato all’interno di alcune stanze della cattedrale di San Lorenzo, precedentemente in disuso, ed è diviso in tre sezioni: una sezione archeologica, che ospita manufatti in ceramica, una sezione storico-artistica, dove si possono ammirare opere d’arte di autori viterbesi che coprono un vastissimo periodo tra il XII e il XX secolo, e una sezione di arte sacra dove si possono ammirare paramenti sacri, reliquiari, calici e altri oggetti usati per le funzioni religiose.
Il biglietto si può acquistare direttamente alle casse, ed possibile acquistare un’opzione extra che consente anche l’ingresso al palazzo dei Papi. Con ciascun biglietto è inclusa un’audioguida, che offre spiegazioni anche sul complesso della chiesa.
Il museo è aperto tutti i giorni eccezion fatta per il 24 e il 25 dicembre. Dal 1 aprile al 6 novembre l’orario di apertura va dalle 10.00 alle 19.00, mentre dal 7 novembre al 31 marzo gli orari variano in base al giorno della settimana: c’è la chiusura settimanale di martedì, da lunedì a venerdì è aperto dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, infine il sabato e la domenica è aperto dalle 10.00 alle 18.00.
L’ultimo ingresso avviene un’ora prima della chiusura della biglietteria. Per informazioni è disponibile il numero di telefono (+39)-3207911328 e l’indirizzo email info@museodelcolledelduomo.it.
Per una parentesi di benessere a Viterbo, o per rilassarsi dopo una giornata trascorsa a esplorare le bellezze della città, non c’è niente di meglio di una sosta al complesso termale delle Terme dei Papi. Si trova in Strada Bagni 12, pochi chilometri a ovest del centro, servite dalla superstrada Orte-Viterbo grazie all’uscita Viterbo Terme.
Sono tante le possibilità di relax alle Terme dei Papi, inclusi massaggi e aree dedicate al benessere, ma il pezzo forte della struttura è sicuramente la piscina monumentale, che copre un’area di 2000 metri quadri, ed è alimentata da acqua ipertermale che sgorga dalla sorgente Bullicame a 58 gradi ed entra in piscina attraverso bellissime bocche di pietra.
Bellissima anche la grotta naturale, una cavità che si trasforma in un bagno turco naturale grazie all’acqua ipertermale che fa arrivare la temperatura fino a 48 gradi, riempiendola di vapori benefici per tutto il corpo.
Alle Terme dei Papi vi sono anche tre ristoranti, aperti a pranzo e a cena: essi sono il ristorante Italiano, aperto d’estate a bordo piscina, il ristorante La Terrazza, con vista sulla monumentale piscina termale, e il ristorante Gregorio IX, elegante e raffinato.
Le Terme dei Papi sono aperte tutti i giorni dell’anno, dalle 9.00 del mattino alle 19.00, mentre il sabato la chiusura avviene alle una di notte. Sono disponibili diverse tipologie di ingressi, tra cui un biglietto speciale a tariffa ridotta valido 3 ore, un ingresso giornaliero e un ingresso notturno. Attenzione al fatto che la piscina monumentale il martedì è chiusa per manutenzione ordinaria.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Il Viterbo Pass è la city card ufficiale, che permette l’ingresso senza file alle principali attrazioni della città, ad un costo davvero conveniente. In particolare sono inclusi:
Inoltre, avrete un’audio guida inclusa in ogni attrazione. Una volta acquistato online, è sufficiente mostrare il biglietto all’ufficio del Palazzo dei Priori per ottenere il Viterbo Pass con il quale è possibile entrare in tutte le attrazioni dell’elenco.
Viterbo, benchè ricca di cose da vedere, è piuttosto piccola e può essere comodamente girata a piedi. Ecco perchè la zona migliore dove prendere alloggio è sicuramente il centro storico: qui vi è abbondanza di strutture dove dormire, soprattutto bed and breakfast, guest house e piccoli appartamenti, spesso declinati in dimore di charme. Tuttavia non mancano gli alberghi, anche se molto spesso si parla di piccole strutture, benchè alcune di esse siano molto eleganti.
Se volete avere maggiori comodità, tra cui facilità di parcheggio, accesso coi mezzi pubblici, e vicinanza a servizi, supermercati e negozi, consigliamo invece di spostarsi fuori dal centro storico in direzione nord, dove si trova la stazione ferroviaria. Qui e nei dintorni ci sono diversi hotel più grandi, alcuni anche con piscina e altri appartenenti alle grandi catene internazionali: strutture decisamente più moderne e ricche di comfort, ma sicuramente meno affascinanti rispetto ai piccoli boutique hotel del centro.
Infine, appena lasciata l’area urbana di Viterbo avrete un’ampia scelta di agriturismi, poderi di campagna e fattorie, in cui godervi la campagna della Tuscia pur rimanendo a un tiro di schioppo dalla città. Potrete dormire circondati dall’assoluto relax, in strutture piene di fascino e a contatto con la natura.
Viterbo si raggiunge comodamente in auto da Roma. Una volta giunti in città, conviene lasciare l’auto al parcheggio di Valle Faul, da dove è possibile arrivare in centro con un comodo ascensore che conduce direttamente in piazza San Lorenzo.
Per arrivare a Viterbo dal centro di Roma sono possibili due percorsi, entrambi di durata paragonabile. Uno, più lungo in chilometri ma diretto, è quello che passa per l’autostrada A1; si arriva a Viterbo uscendo al casello Orte e poi proseguendo per la SS675 seguendo le indicazioni. L’altro non prevede il passaggio in autostrada, bensì l’utilizzo di strade statali e regionali; il percorso si snoda lungo la strada statale SS2 passando per Formello e Ronciglione.
In entrambi i casi, in condizioni di traffico accettabili, dal centro di Roma al centro di Viterbo ci vuole circa un’ora e 15 minuti; tenete comunque presente che questo tempo potrebbe allungarsi a causa del traffico in uscita dalla capitale.
Se non avete l’auto, o se volete utilizzare i mezzi pubblici, potete arrivare a Viterbo in due modi: in treno fino a Orte e poi in autobus fino a Viterbo, oppure con due tratte di treno, la prima fino a Orte e una seconda da Orte a Viterbo. In entrambi i casi la durata del viaggio varia tra i 90 minuti e i 150 minuti, in base alle coincidenze necessarie.
Che tempo fa a Viterbo? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Viterbo nei prossimi giorni.