Tutti conoscono Ostia per essere la zona litoranea di Roma, la fuga perfetta dalla calura estiva della capitale. Non tutti però sanno che Ostia nell’antichità era un importante centro commerciale portuale, necessario all’economia di Roma poichè era da qui che arrivava il grano via mare. L’economia di Ostia era fiorente, tanto che al suo massimo splendore arrivò a contare oltre 75 mila abitanti.
L’antica Ostia ebbe poi fortune alterne, fu assediata dai Goti e saccheggiata dai Saraceni, quindi nel Medioevo fu fortificata. Con Ostia Antica si indicano quindi due importanti luoghi: il sito archeologico della vecchia Ostia imperiale, e il borgo storico della Ostia medievale. Tra l’altro, per confondere ancora un po’ di più chi non è di Roma e dintorni, Ostia Antica è anche il nome di una delle zone della capitale, per la precisione la numero 35, che naturalmente include nel suo perimetro sia gli scavi archeologici che il borgo medievale.
A livello turistico, il parco archeologico di Ostia Antica è un’unica grande attrazione, il cui cuore è rappresentato dagli scavi di Ostia Antica. A fianco di essi ci sono però altri monumenti e resti molto interessanti, come i porti imperiali di Claudio e Traiano, il museo delle Navi a Fiumicino e la necropoli di Porto a Isola Sacra.
L’intero parco archeologico di Ostia Antica, come detto, comprende numerose attrazioni. Infine, arrivando da queste parti vale la pena di esplorare anche il borgo medievale, delimitato dal castello di Giulio II.
L’antica città di Ostia secondo la tradizione fu fondata dal re Anco Marzio nel 620 a.C. Tuttavia, i resti attualmente visibili sono successivi alla sua fondazione, risalgono infatti al IV secolo a.C. L’area è veramente molto grande, ma anche molto interessante.
L’area degli scavi di Ostia Antica forma infatti l’attrazione principale dell’intera area archeologica. Vi si accede dalle tre porte: porta Romana, porta Laurentina e porta Marina, mentre all’esterno si trovavano le necropoli. Davanti all’antica spiaggia, invece, riposavano gli abitanti più ricchi e potenti, dei quali sono stati ritrovati monumenti sepolcrali.
La più importante necropoli di Ostia Antica è la necropoli Laurentina, i cui scavi durarono per tutto l’Ottocento. Interessanti le tombe dei Claudii, in cui vennero sepolti i liberti, ossia gli schiavi liberati dall’imperatore Claudio, le cui decorazioni oggi sono esposte ai Musei Vaticani.
Molto interessante anche la visita ai resti degli antichi horrea, depositi e magazzini per le varie merci scaricate dal molo, usati anche come deposito del sale durante il Medioevo e il Rinascimento.
Imperdibile poi una tappa al teatro romano di Ostia Antica, forse l’attrazione più conosciuta dell’intera area archeologica, risalente al II secolo d.C. Viene usato ancora oggi per concerti all’aperto ed eventi di una certa rilevanza, in un ambiente unico.
Lungo l’antica linea di costa ci sono poi i resti di un sistema di eleganti ville costiere, contenute all’interno della cosiddetta area di Procoio. Qui si trovano anche i resti di un antico impianto termale e di una grossa villa marittima risalente al I-IV secolo d.C. completata da un edificio termale riscaldato con piscina e una cisterna a due piani, che serviva al rifornimento d’acqua sia delle terme che della villa in sè. La villa è delimitata verso la costa da un muraglione lungo ben 160 metri, che fungeva anche da facciata monumentale.
Il percorso all’interno degli scavi di Ostia Antica è sassoso e accidentato, pertanto si consiglia l’uso di calzature comode. L’ingresso è consentito anche ai cani di piccola taglia, che però devono essere tenuti a guinzaglio.
Attenzione al fatto che l’area archeologica è una no drone zone, per via della vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino. E’ quindi vietato l’uso dei droni, anche per voli a bassa quota.
All’interno dell’Area archeologica di Ostia antica è infine attivo un bar, il Cafè degli Scavi.
L’imperatore Claudio nel 42 d.C. iniziò a costruire un grande porto marittimo situato a nord della foce del Tevere. Dominato da un grande faro a più piani, il porto di Claudio tuttavia non fu molto fortunato, perchè l’azione del mare e delle maree portò ad un insabbiamento lento ma costante.
Ed è proprio per questo motivo che, circa 60 anni dopo, fu costruito un nuovo porto, detto porto di Traiano, che in parte riutilizzava le strutture del porto di Claudio rimaste al sicuro sulla terraferma.
Oggi, quasi duemila anni dopo, il mare si è spostato di circa tre chilometri, ed è possibile visitare all’asciutto le rovine di questi due capolavori dell’ingegneria dell’antica Roma. Essi sono posti all’interno di un’area archeologica che in parte è compresa dentro la proprietà della famiglia Sforza-Cesarini, proprietaria del bacino di Traiano.
Si accede all’area archeologica dei porti imperiali di Claudio e Traiano dall’ingresso di via Portuense 2360, antistante il civico 2329, sotto il viadotto di via dell’Aeroporto di Fiumicino. Il sito è aperto secondo il seguente calendario:
L’ultimo ingresso avviene un’ora prima della chiusura.
Il museo delle Navi di Fiumicino si trova in via Alessandro Guidoni, e ospita una collezione di navi antiche tra le più importanti d’Europa.
I cinque relitti principali che sono esposti al suo interno sono tre imbarcazioni fluviali per trasportare le merci lungo il Tevere fino a Roma, una nave da trasporto marittimo e una barca da pesca con acquario centrale, per mantenere vivo il pescato.
Il museo delle Navi è stato realizzato all’interno del bacino portuale di Claudio e Traiano, che è il luogo stesso in cui sono state ritrovate le navi.
Il museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 16:00, con ultimo ingresso alle ore 15:30.
Il biglietto di ingresso si può acquistare direttamente alla biglietteria, pagando con carta di credito, bancomat o contanti, oppure direttamente online.
La necropoli di Porto si sviluppò tra il III e il IV secolo d.C. Qui si possono osservare oltre 200 edifici funerari, in buona parte formati da celle a uno o due piani a pianta quadrata. Sulle facciate ci sono spesso iscrizioni in latino o in greco, che hanno consentito di ricostruire la società dell’antica città di Portus, dove vivevano in gran parte commercianti, piccoli imprenditori e liberti, ossia schiavi liberati per volontà dell’imperatore.
La necropoli di Porto fu riportata alla luce durante una campagna di scavi condotta durante gli anni Venti del secolo scorso. Si raggiunge tramite la via dell’aeroporto di Fiumicino, da percorrere fino a via Cima Cristallo, e poi imboccando via Pal Piccolo.
L’area archeologica della necropoli di Porto a Isola Sacra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 16:30, con ultimo ingresso alle ore 16.00.
Il borgo di Ostia Antica, di stampo medievale-rinascimentale, si trova lasciando l’area archeologica in direzione via dei Romagnoli. In origine la zona ospitava la necropoli della comunità cristiana di Ostia, ma verso l’anno 830 fu trasformato in una cittadella fortificata per mano di papa Gregorio IV, chiamata Gregoriopoli.
Nei secoli successivi vennero aggiunti altri elementi di difesa, come il torrione cinto da un fossato risalente al 1400, mentre le vecchie mura di Gregoriopoli furono risistemate verso la fine del secolo. In questa occasione vennero costruite al suo interno tre file di case a schiera, ancora oggi abitate.
Tra i monumenti da non perdere nel borgo di Ostia Antica spicca il castello di Giulio II, risalente al Cinquecento, perfetto esempio di architettura militare rinascimentale. Molto bello lo scalone monumentale, decorato con affreschi realizzati da Baldassarre Peruzzi, ma è interessante l’intero percorso di visita, durante il quale è possibile scoprire alcuni aneddoti sul castello, relativi anche al periodo in cui divenne un carcere, e i prigionieri vennero destinati ai lavori forzati per gli scavi archeologici di Ostia Antica.
Il castello di Giulio II è aperto dal martedì alla domenica con il seguente orario:
Vicino al museo delle Navi c’è una collinetta, appunto Monte Giulio, formata nei secoli sopra una vecchia banchina che rappresentava il limite nord del porto di Claudio.
Oggi, il complesso di Monte Giulio mette in mostra una serie di rovine archeologiche tra cui una grande cisterna e un piccolo impianto termale. Interessante anche la Capitaneria, risalente al II-IV secolo, dove vi erano uffici e spazi di rappresentanza per i gestori del traffico portuale. Tra i numerosi ambienti, uno è decorato con affreschi.
I resti del complesso di Monte Giulio non sono visitabili poichè mancano i requisiti minimi di sicurezza.
Parte dei reperti trovati all’interno del parco archeologico di Ostia Antica figurano all’interno del museo Ostiense, creato nel 1865 dall’archeologo Pietro Ercole Visconti ed espanso varie volte negli anni successivi.
Il percorso museale si articola su 12 sale, di cui le prime 2 (storia degli scavi) e l’ultima (pitture) sono chiuse al pubblico. Delle rimanenti 9 sale, vale la pena visitare i pezzi più importanti, come la statua di Mitra tauroctono, il rilievo con storie di Atena ed Efesto risalente al III secolo d.C, la Minerva della sala 6 e il bellissimo ritratto funerario di Giulia Procula, rinvenuto presso la Necropoli di Porto all’Isola Sacra.
Notevole il sarcofago delle Muse, posto in sala 11, acquisito di recente dal museo dopo un sequestro della Guardia di Finanza.
I biglietti per il parco di Ostia Antica possono essere acquistati alla biglietteria in loco pagando in contanti o con carta, oppure online, in modo da evitare la coda agli ingressi.
Il biglietto è disponibile in taglio intero oppure ridotto per i ragazzi dai 18 ai 25 anni. L’ingresso è invece gratuito per i ragazzi e bambini sotto i 18 anni, per i portatori di handicap e un familiare, per le guide turistiche dell’UE munite di licenza, per il personale del Ministero della Cultura, per gli interpreti turistici e per una serie di iscritti a diversi corsi di laurea.
Nel caso in cui a Ostia Antica ci fossero mostre o eventi, il costo del biglietto potrà subire un aumento.
Di base il biglietto permette l’accesso all’area degli scavi, ma è possibile anche acquistare una tra le diverse tipologie di biglietto integrato, che permettono la visita di due o più siti. Essi sono:
Inoltre sono disponibili 3 fidelity card: per l’intero parco, per gli scavi di Ostia oppure per i porti imperiali di Claudio e Traiano. Con l’acquisto, esse consentono all’intestatario l’accesso illimitato alle sezioni del parco di interesse per 365 giorni solari consecutivi a decorrere dalla data di acquisto.
Il parco archeologico di Ostia Antica si può visitare tranquillamente in autonomia. Tuttavia, nulla vieta di contattare una guida turistica per un tour privato o di gruppo. Scegliendo in anticipo online, c’è la possibilità di trovare il tour adatto ai vostri ritmi e ai vostri interessi.
Inoltre, il Parco di Ostia Antica è una delle attrazioni incluse nel Roma Pass, la carta turistica dedicata ai principali monumenti di Roma. Con questa carta potrete entrate gratuitamente al parco di Ostia Antica.
Ostia Antica, gli scavi e i monumenti ad essa collegati sono aperti alle visite tutti i giorni dal martedì alla domenica, eccezion fatta per il giorno di Natale. L’orario di apertura è fissato alle 8.30, mentre la chiusura varia a seconda del periodo dell’anno, secondo il seguente calendario:
Per le giornate festive che cadono di lunedì verrà osservato il martedì come giorno di chiusura settimanale.
Dal momento dell’ultimo ingresso, avrete un’ora di tempo prima della chiusura del sito.
Si accede all’area archeologica degli scavi di Ostia Antica dall’ingresso del sito posto in viale dei Romagnoli 717. Per raggiungerla da Roma è possibile utilizzare un’auto oppure i mezzi pubblici.
Con l’auto, si deve uscire dal centro di Roma in direzione sud-ovest, imboccando la strada provinciale SP8 in zona Ostiense/EUR fino a destinazione. Nelle condizioni di traffico migliori, il percorso dura circa 30 minuti, ma durante l’ora di punta il tempo di percorrenza può tranquillamente raddoppiare.
Chi desidera arrivare ad Ostia Antica con i mezzi pubblici invece potrà prendere il treno dalla stazione Termini in direzione aeroporto di Fiumicino, quindi continuare a bordo degli autobus urbani, oppure una combinazione di metropolitana e autobus, soluzione che però implica un tempo di viaggio ben più lungo.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.