Uno dei day trip più suggestivi che si possono fare da Roma è quello alla scoperta di Civita di Bagnoregio, “la città che muore”. Questo antico borgo della provincia di Viterbo si trova a circa 2 ore d’auto dalla capitale, ma la destinazione vale certamente il viaggio: una volta arrivati scoprirete un villaggio costruito su una rupe di tufo, raggiungibile esclusivamente tramite un ponte pedonale, ed inserito in un contesto naturale davvero meraviglioso, che con le dovute differenze, ricorda l’abbazia di Mont Saint Michel nel nord della Francia.
Civita di Bagnoregio fa parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia, e sebbene sia popolata da meno di 20 abitanti permanenti è una destinazione turistica che, specialmente in questi ultimi anni, sta ottenendo sempre più fama e consensi.
La sua storia è legata a doppio filo al tufo, materiale su cui poggia: la collina infatti soffre di una progressiva erosione causata dai torrenti e dagli agenti atmosferici. Il problema era ben noto già ai tempi degli Etruschi, che la fondarono oltre 2500 anni fa; sia loro che i Romani misero in atto una serie di opere tra cui la costruzione di alcuni canali di scolo e l’arginamento dei fiumi. Tuttavia esse vennero trascurate nei secoli successivi, e pertanto il territorio ebbe un degrado che portò all’abbandono della città.
E’ proprio per questo motivo che lo scrittore Bonaventura Tecchi, che nacque proprio a Bagnoregio (il comune di cui Civita è frazione), la definì “la città che muore”, soprannome che le è rimasto addosso fino ai giorni nostri, quando però in realtà è tutt’altro che morta, anzi è risorta. Infatti, grazie all’avvento del turismo, nel borgo sono presenti diversi bed and breakfast e alcuni ristoranti, oltre a musei e monumenti che rappresentano il motivo principale della visita.
Ricordate infine che vicino a Civita di Bagnoregio si trovano altre interessanti attrazioni dei dintorni di Roma, tra cui Orvieto e il lago di Bolsena.
In linea d’aria Civita di Bagnoregio è lunga meno di 300 metri, ed è quindi un borgo minuscolo, tuttavia al suo interno sono condensate diverse cose da vedere. Ecco quali sono le più importanti, sottolineando comunque che per godersi al massimo Civita dovrete semplicemente girare senza meta per le (poche) stradine, fermandovi ad ammirare panorami e scorci che si aprono uno dopo l’altro.
La porta di Santa Maria rappresenta l’ingresso al borgo di Civita di Bagnoregio. Si trova al termine del ponte pedonale ed è quindi una tappa obbligata per i turisti.
Sopra la porta di Santa Maria si possono osservare le sculture di due leoni che tengono tra le zampe una testa umana. Questa allegoria ricorda una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro i Monaldeschi, potente famiglia di Orvieto che governava sul paese.
La porta di Santa Maria è nota anche come Porta Cava, perché prima di essere riadattata in età medioevale venne costruita scavando nel tufo durante l’età etrusca.
Se volete conoscere da vicino la storia di Civita di Bagnoregio e il suo stretto legame con la natura circostante, visitate il museo geologico e delle frane. Si trova in piazza San Donato, la piazza principale del borgo, all’interno del palazzo Alemanni-Mazzocchi, costruito in epoca rinascimentale per volontà del notaio Ser Francesco Alemanni.
Il percorso museale si sviluppa su 4 sale:
Inoltre, per gli appassionati, il museo organizza visite guidate, escursioni, attività didattiche e geo-degustazioni dei vini locali.
Il museo geologico e delle frane è aperto dal 1 giugno al 31 agosto dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 18.30. Dal 1 settembre al 31 maggio effettua invece un orario ridotto, dal venerdì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 17.30. Dal al giovedì rimane aperto per visite guidate programmate per un minimo di 15 persone. Sono previste aperture straordinarie per i giorni festivi del 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 26 dicembre. Rimane invece sempre chiuso il 24, 25, 31 dicembre e il 1 gennaio.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’indirizzo email info@museogeologicoedellefrane.it oppure telefonare al numero (+39)-3286657205.
San Bonaventura è il personaggio più illustre di Civita di Bagnoregio. Fu vescovo e ministro dell’ordine Francescano, ed è considerato tra i più importanti biografi di San Francesco d’Assisi.
La casa in cui trascorse la sua giovinezza, identificabile oggi tramite un’effigie in ferro, si trova all’estremità sud del borgo, affacciata sulla rupe di tufo da cui si può ammirare un bellissimo paesaggio. Ed è proprio il paesaggio la principale attrattiva della casa, poichè di essa oggi rimane soltanto una scala che conduce ad un sotterraneo non agibile.
Parte della casa venne trasformata in chiesa nel 1524, tuttavia non ci sono molte notizie di quest’ultima. L’edificio fu danneggiato molte volte nel corso della sua storia, in special modo a causa dei terremoti del 1695 e del 1764. L’abbandono definitivo avvenne nel 1826, in seguito ai continui franamenti della rupe.
All’estremità nord-est di Civita di Bagnoregio, come a concludere il borgo, si trova il bel giardino del Poeta, che secondo la leggenda prende il suo nome da un paesano che se ne impossessò facendolo diventare il suo orto personale, usandolo anche come fonte di ispirazione per le sue poesie.
Per accedere al giardino occorre lasciare un’offerta, oppure comprare un prodotto all’interno del negozio all’uscita, tra cui miele, marmellate o legumi. Il giardino del Poeta è molto curato, e consente di ammirare una vista bellissima con un panorama che spazia su tutta la vallata circostante e sui calanchi.
Il museo Antica Civitas è un bellissimo museo di arti e mestieri realizzato in una grotta di epoca etrusca, che permette di scoprire la storia dell’antica Civita di Bagnoregio ai tempi degli etruschi e dei romani. Potete ammirare gallerie sotterranee, stanze adibite prima a frantoio e poi a magazzino, oltre a tutti gli utensili usati per le varie lavorazioni.
Il museo si sviluppa su vari livelli, tutti scavati nella roccia di tufo, e mette in mostra i vari ambienti della vita quotidiana del tempo passato, come gli scaldini che si mettevano sotto le coperte per riscaldare il giaciglio durante le fredde notti invernali. Vi è anche una piccola sezione dedicata a Pinocchio, poichè a Civita fu girata la fiction della Rai dedicata al famoso burattino toscano nel 2009, con regia di Alberto Sironi.
La chiesa principale di Civita di Bagnoregio è dedicata a San Donato. Si trova nella piazza omonima, nel pieno centro del paese, di cui ne rappresenta anche uno degli edifici più grandi. Secondo la tradizione risale al V secolo, ma la facciata è ben più moderna, in quanto fu restaurata durante il Rinascimento. Si nota l’epoca successiva soprattutto mettendola a confronto con il campanile a torre posto al suo fianco, di stampo molto più antico.
All’interno della chiesa di San Donato sono conservate le spoglie di santo Ildebrando, vescovo della città nel IX secolo; il resto degli arredi è semplice, ma vi sono oggetti pregevoli quali lampadari, incensieri, un affresco della scuola del Perugino e un crocifisso in legno della scuola di Donatello. Molto bello anche il soffitto a cassettoni in legno che copre parte della navata centrale.
Sotto Civita di Bagnoregio si apre una splendida vallata dai paesaggi incantati, la valle dei Calanchi. E’ fatta di argilla sabbiosa di origine marina, ed è per questo che tutto il territorio è ad alto rischio di crolli, frane e smottamenti. L’erosione è costante e continua, e crea piccole valli senza vegetazione con forte pendenza, separate tra loro da sottili creste. Paradossalmente, le argille sono più stabili su pendii ripidi, e ciò favorisce lo sviluppo dei calanchi e la loro durata nel tempo.
L’area è molto particolare e suggestiva, e dà il meglio di sè al tramonto, quando l’argilla bianca si tinge di sfumature rosa. Ci sono tanti punti di osservazione a Civita, scegliete quello che preferite! I numerosi crinali formati dai calanchi sono delle forme più particolari e stravaganti: ve ne sono alcuni ondulati, altri esili, torrioni enormi e pareti d’argilla. E’ possibile partire in escursione a piedi per scoprirli da vicino, anche se occorre un po’ di esperienza.
Dato l’alto afflusso di turisti, il comune di Bagnoregio ha deciso di introdurre un ticket di ingresso per visitare Civita. Lo si acquista prima di incamminarsi per il ponte, al termine di via Bonaventura Tecchi, dove si trovano anche i servizi igienici e un info point, oppure in anticipo direttamente online.
In alternativa, potete visitare Civita di Bagnoregio insieme ad una guida ufficiale che vi accompagnerà, a piedi o in bici, per il borgo laziale.
Non lasciatevi ingannare dal soprannome: la città che muore è più viva che mai! In questo minuscolo borgo infatti gran parte delle abitazioni originali sono state convertite in appartamenti per turisti, case vacanze, guest house e dimore di charme. Molte conservano diversi tratti medievali sia nell’architettura che nell’arredamento, ma al contempo sono dotate di tutti i comfort necessari per un soggiorno piacevole.
Se l’idea di dormire a Civita di Bagnoregio non vi stuzzica per via del suo essere – comunque – un luogo fuori dal mondo, potete scegliere altre località della zona, prima tra tutte il capoluogo comunale Bagnoregio, situato a pochi chilometri di distanza: un piccolo borgo, ma comunque decisamente più fornito di Civita per quanto riguarda comodità, bar, ristoranti, negozi e servizi.
Ricordatevi infine che nei dintorni troverete tantissimi agriturismi, bed and breakfast, relais e poderi, l’ideale per dare un tocco country chic alla vostra vacanza nel cuore della Tuscia.
Civita di Bagnoregio si trova in provincia di Viterbo, a circa 125 chilometri da Roma in direzione nord. Si raggiunge piuttosto agevolmente in auto, va decisamente peggio con i mezzi pubblici.
Con l’auto ci vogliono meno di due ore: è sufficiente uscire da Roma in direzione nord percorrendo Via Salaria fino a Settebagni e da lì entrare in autostrada A1, da percorrere fino al casello di Orte. Dopo l’uscita, seguite la strada statale SS675 fino ad arrivare vicini a Viterbo, quindi svoltate in direzione nord sulla SP5 Teverina fino a destinazione, passando a fianco dell’antica città romana di Ferento, alla cascata dell’Infernaccio e al borgo fantasma di Celleno, tutti punti che potenzialmente meritano una sosta – in base ovviamente al tempo che avete a disposizione.
Ricordatevi che Civita di Bagnoregio è un borgo interamente pedonale: anche i residenti devono lasciare l’auto al suo esterno. Per loro tuttavia esiste un piccolo parcheggio riservato, in prossimità del ponte, mentre per i non residenti sono disponibili il parcheggio Ricci e il parcheggio Agosti, entrambi a pagamento, distanti circa 1 chilometro a piedi dall’ingresso del borgo, oppure c’è la possibilità di parcheggiare sulla strada, quando possibile.
Se volete tentare l’avventura di visitare Civita di Bagnoregio con i mezzi pubblici da Roma, avete due possibilità: potete prendere il treno da Roma Tiburtina per Orvieto, oppure il treno da Roma Aurelia o Roma San Pietro per Viterbo Porta Romana. Giunti a destinazione, dovete prendere l’autobus interurbano fino a Bagnoregio, la cui fermata si trova in via Garibaldi. L’ultimo tratto, circa 2 chilometri, dovrete compierlo a piedi o in taxi. In tutto il viaggio durerà circa 3 ore, compresi i tempi di attesa per le coincidenze.
Che tempo fa a Civita di Bagnoregio? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Civita di Bagnoregio nei prossimi giorni.