Tra le mille piazze romane, piazza Navona è di certo una tra le più celebri. Si trova nel rione Parione, alla destra del Tevere, ed ha una caratteristica forma allungata come se fosse un antico stadio. La sua costruzione attuale però non ha niente a che vedere con gli antichi Romani, in quanto venne edificata per volere di papa Innocenzo X dalla famiglia Pamphili, nobili romani che vissero tra il XVI e il XVII secolo.
Dove oggi sorge piazza Navona, ai tempi dell’antica Roma c’era lo stadio di Domiziano, che però nei secoli successivi alla sua costruzione decadde e venne abbandonato. Tuttavia la piazza è sempre stata usata per fini ludici, tra addestramenti cavallereschi, carnevali e giostre. Oggi piazza Navona, interamente rivestita di sampietrini, è dotata di tre fontane e un obelisco, ed è a pianta rettangolare allungata, che termina con un semicerchio su uno dei due lati.
La piazza rappresenta una zona molto vivace del centro di Roma, circondata da bar e ristoranti, e vissuta tanto dai romani quanto dai turisti. Simbolo della Roma barocca, grazie a numerosi elementi architettonici e scultorei, fontane, un obelisco e numerosi splendidi palazzi che vi si affacciano, è una delle icone della capitale, e una delle tappe imperdibili durante una visita della città.
Piazza Navona è davvero molto estesa, ed è un concentrato di arte e bellezza. Tra palazzi, fontane e musei, c’è così tanto da esplorare che non basterebbe una giornata.
Risalente al I secolo, l’obelisco Agonale svetta nel centro di piazza Navona, al di sopra della fontana dei quattro fiumi. Fu realizzato in granito rosso presso le cave di Assuan, in Egitto, quando l’imperatore di Roma era Domiziano.
Data la sua provenienza, è normale che esso imiti i modelli egiziani; dopo l’arrivo a Roma venne decorato con una serie di geroglifici, tra cui ci sono anche i caratteri del nome di Domiziano. Venne collocato vicino al tempio di Serapide, e nel 311 l’imperatore Massenzio lo spostò presso la sua villa privata sulla via Appia. Crollato in epoca medievale, fu ristrutturato per volere di papa Innocenzo X e collocato in piazza Navona, dove venne integrato sopra la fontana dei quattro fiumi.
L’obelisco è alto più di 16 metri, che diventano 30 considerando anche il basamento e la scultura della colomba posta sulla sua cima.
L’unica chiesa che si affaccia su piazza Navona è la bellissima chiesa di Sant’Agnese in Agone. Fu costruita nel posto esatto in cui, secondo la leggenda, Agnese subì il martirio all’età di soli 12 anni; prima di essa però vi era già un’antica basilica, e prima ancora una piccola chiesa.
Il progetto della chiesa di Sant’Agnese in Agone risale alla metà del 1600, per mano dell’architetto Girolamo Rainaldi, commissionato da papa Innocenzo X che qui è sepolto. All’esterno, la facciata della chiesa è caratterizzata dai due campanili, la cupola centrale e l’ingresso solenne, mentre all’interno, con pianta a croce greca, ci sono ricchi decori, stucchi dorati e una serie di statue e opere di arte sacra.
L’altare maggiore risale al 1720, ed è elevato su 4 colonne in marmo verde antico; molto bello anche l’organo maggiore, situato sopra la tomba di Innocenzo X.
Su piazza Navona si affacciano alcuni bellissimi palazzi, eretti tra il 1550 e il 1750.
Tra essi si segnalano il palazzo Braschi, risalente alla fine del XVIII secolo che ospita al suo interno le sale del museo di Roma, il palazzo De Torres – Lancellotti che risale al XVI secolo e ancora oggi è posseduto dalla famiglia Lancellotti, e il palazzo Pamphilj, costruito in stile barocco nel XVII secolo dalla potente famiglia romana. Oggi, palazzo Pamphilj è ancora proprietà della famiglia, mentre un’ala è stata adibita ad ambasciata del Brasile.
Il Nilo, il Danubio, il Gange e il Rio de la Plata sono quattro tra i fiumi più importanti della Terra, uno per continente. Sono loro i protagonisti della fontana dei quattro fiumi, che si trova nel centro di piazza Navona davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone.
Commissionata da papa Innocenzo X e progettata da Gian Lorenzo Bernini, la fontana dei quattro fiumi venne realizzata da un gruppo di scultori ad esso affiliati tra il 1648 e il 1651. E’ un’opera in stile barocco, e sopra di essa si erge l’obelisco Agonale.
Ognuno dei quattro fiumi venne rappresentato da altrettante statue in marmo bianco che raffigurano uomini nudi appoggiati sullo scoglio centrale. A essi si affiancano 7 animali e una colomba di bronzo, posta sulla cima dell’obelisco.
Secondo le fonti storiche dell’epoca, la costruzione della fontana ebbe un costo così elevato che il papa fu costretto a tassare il pane e ridurre il peso di una pagnotta standard. Gli abitanti di Roma riversarono la loro arrabbiatura non sul papa, ma sulla cognata, poichè venne ritenuta indiretta responsabile del sopruso.
Di importanza secondaria rispetto alla fontana dei quattro fiumi, le fontane del Moro e del Nettuno ornano rispettivamente il lato sud e il lato nord di piazza Navona.
La fontana del Moro fu progettata e creata da Giacomo Della Porta e successivamente rivista dal Bernini, che vi aggiunse dei delfini. La fontana del Nettuno invece seguì un triste destino, in quanto dopo la sua progettazione, anche stavolta per mano di Giacomo Della Porta, venne abbandonata fino alla fine dell’Ottocento, quando per fortuna venne finalizzata dagli artisti Zappalà e Della Bitta.
Il trittico di fontane di piazza Navona è al centro di una curiosità: fino alla fine dell’Ottocento, infatti, le bocche di scarico delle tre fonti d’acqua venivano chiuse, così che l’acqua potesse inondare la piazza nella sua interezza. Si formava così un vero e proprio specchio d’acqua, chiamato “il lago di piazza Navona”, che offriva refrigerio e un’occasione di svago agli abitanti della città.
Interamente custodito all’interno dell’elegante palazzo Braschi, all’estremità sud di piazza Navona, il museo di Roma è composto da 20 sale che si snodano tra il secondo e il terzo piano dell’edificio, più altre sale che ospitano una biblioteca e una mostra di carrozze d’epoca.
Inaugurato nel 1930, venne trasferito a palazzo Braschi soltanto nel 1952; il percorso museale permette di ammirare quadri, sculture e arredi fatti di legni pregiati, oltre a specchi, basamenti per busti, ceramiche e medaglie. Alcune sale del museo sono dedicate ad un unico tema, come ad esempio la storia di papa Pio VI, il senato romano o il codice della moda. Altre invece sono dedicate alle grandi famiglie che vissero a Roma, come ad esempio i Barberini, i Rospigliosi o i Torlonia. Infine, una serie di stanze sono dedicate ai luoghi di Roma.
Il museo di Roma è perfetto anche per vedere piazza Navona dall’alto, poichè dalle finestre lato nord del palazzo ci si affaccia sulla piazza con una visuale magnifica.
Sul lato est di piazza Navona si trova il museo dei gladiatori, dedicato agli eroi dell’antica Roma e alle antiche lotte. Qui vi sono esposte ricostruzioni di elmi, corazze e lance risalenti ad un arco temporale che spazia su quasi 1000 anni di storia della città, dal VI secolo a.C fino al IV secolo d.C.
I manufatti sono stati ricostruiti utilizzando tecniche di fusione e sbalzo, e vi sono una serie di pannelli e disegni che descrivono i vari oggetti con dettaglio e rigore archeologico. Vi è anche una sezione dedicata ai nemici dell’antico esercito romano.
Il museo dei gladiatori è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30; il biglietto si acquista direttamente alle casse. Per maggiori inforamzioni è attivo il numero di telefono +39-068891777 e l’indirizzo email info@gladiatormuseum.com.
A piazza Navona si tiene un tradizionale mercato, nato in origine come mercato rionale, poi trasferito nel vicino Campo dè Fiori; oggi, il mercato di piazza Navona si è trasformato in un mercatino di Natale, attivo sotto le feste e con la ricorrenza dell’Epifania, grazie alla famosa Befana di piazza Navona.
Dagli anni ’60 del secolo scorso, piazza Navona è poi affollata di artisti, pittori e disegnatori, che espongono i loro quadri e le loro opere su cavalletti temporanei. Ad essi si sono affiancati altri artisti che realizzano ritratti e caricature, specialmente per i turisti.
Lo stadio di Domiziano è il primo stadio in muratura che venne costruito a Roma, dove oggi sorge piazza Navona. Nel 2014, dopo una massiccia campagna archeologica, i sotterranei della piazza aprirono al pubblico, per permettere ai visitatori di scendere al livello della Roma di 2000 anni fa, circa 5 metri sotto all’attuale livello del terreno. Qui è possibile visitare i resti dello stadio e di scoprire la storia dello sport dell’antica Roma.
In particolare, l’area archeologica è composta di due settori distinti: l’area della curva, situata nel centro dell’emiciclo sul lato nord della piazza, e l’area della tribuna, situata sul lato est dell’emiciclo. Qui, oltre ai resti dell’epoca romana, ci sono anche tracce di una bottega, di abitazioni medievali e rinascimentali, e di un piccolo cimitero di epoca tardo-antica.
L’area archeologica è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, con ultimo ingresso alle 18:20. E’ possibile prendere parte a due diversi tour:
Per accedere allo stadio di Domiziano è necessario acquistare il biglietto d’ingresso in loco oppure online. Ci sono due diverse tipologie di biglietto, sulla base del tour che si intende fare, a scelta tra normale ed esclusivo. Per il tour esclusivo, l’acquisto online è obbligatorio.
Sono previste 3 fasce di prezzo: il normale biglietto intero, quello ridotto per i giovani tra 12 e 17 anni e per gli over 65, e quello junior per i bambini tra gli 8 e gli 11 anni. Soltanto per il tour esclusivo vi è una quarta fascia di prezzo, quella riservata ai bambini da 1 a 7 anni, che beneficiano di un’ulteriore riduzione.
L’ingresso gratuito è riservato ai disabili, alle guide turistiche dell’Unione Europea e ai possessori della card Turbopass Roma.
Su richiesta, è possibile organizzare una serie di attività in esclusiva quali visita guidata dello Stadio con aperitivo, eventi aziendali, attività didattiche per la scuola e feste di compleanno per bambini.
Piazza Navona si trova nel cuore del rione Parione, a pochi passi dalle rive del Tevere. Data la sua posizione, è molto probabile che la raggiungiate a piedi: ad esempio, Castel Sant’Angelo dista solo 10 minuti a piedi, la scalinata di Trinità dei Monti 15 minuti a piedi, e il Pantheon soltanto 5 minuti a piedi.
Se volete raggiungerla con i mezzi pubblici, sicuramente la metropolitana non è il sistema più indicato: la fermata più vicina sulla linea A è Barberini, che dista 20 minuti a piedi. Sulla linea B invece, la fermata più vicina è Colosseo, distante poco meno di 30 minuti a piedi. Fortunatamente, entrambe le passeggiate sono molto piacevoli, poichè si passa attraverso alcune delle zone più esclusive di Roma e alcuni bellissimi monumenti.
Molto più comodo raggiungerla in autobus, in quanto a pochi metri dall’angolo sud-est della piazza si trova la fermata Rinascimento, lungo Corso del Rinascimento, dove fermano le linee di autobus 30, 70, 81, 87, 492, 628, C3, e gli autobus notturni n70, n201 e n913.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.