Tra i sette colli di Roma il Palatino è senz’altro uno dei più famosi. Sia tra gli storici, poichè è qui che nacque Roma (la leggenda vuole che la lupa allattò Romolo e Remo nella sua tana posta proprio su questo colle), che tra i turisti, perchè fondamentalmente oggi il Palatino è un enorme museo all’aperto, che assieme al Colosseo e al Foro romano forma un unico complesso museale denominato Parco Colosseo, uno splendido parco archeologico visitato ogni anno da milioni di persone.
Sul colle Palatino e nei suoi immediati dintorni si trovano i reperti risalenti al periodo più antico della civiltà romana; ma non solo, perchè secoli dopo, il luogo si trasformò nella zona in cui viveva l’aristocrazia dell’Antica Roma. Qui infatti furono costruite eleganti case – le celebri Domus – decorate con mosaici e dipinti, e come se non bastasse è sempre qui che vennero costruiti numerosi palazzi imperiali.
L’importanza del Palatino e dei suoi edifici nella civiltà moderna è tale che il sostantivo “palatium”, diventato “palazzo” in italiano, deriva proprio dal nome del colle.
Le cose da vedere al Palatino sono davvero tante, tutte di assoluto interesse storico e culturale. Ecco quali sono le principali:
La famosissima Domus Aurea fu la casa dell’imperatore Nerone dopo che l’incendio del 64 d.C. distrusse buona parte del centro di Roma. Nerone, dopo il tragico evento, decise di costruire una nuova residenza, così sfarzosa e ricca che fu chiamata appunto Domus Aurea, ossia la casa d’oro.
La casa e l’intera proprietà, in origine consistente anche di giardini, boschi e persino un laghetto artificiale, si estendeva su due dei colli di Roma: il Palatino e l’Oppio. Oggi è possibile visitare la Domus Aurea soltanto sul lato del colle Oppio; il percorso permette di ammirare una serie di ambienti perfettamente conservati, poichè vennero interrati alla morte di Nerone e rimasti sconosciuti fino al Rinascimento.
E’ possibile visitare la Domus Aurea anche attraverso il percorso denominato Domus Aurea Experience. Esso consente di osservare il cantiere di restauro con realtà virtuale, ed è attivo dal venerdì alla domenica, con partenze ogni 15 minuti dalle 9.15 alle 17.00. La prenotazione è obbligatoria online.
La visita alla Domus Aurea non è inclusa nel biglietto d’ingresso al Palatino, il relativo biglietto va acquistato a parte.
La casa di Augusto, ossia la Domus Augustea, è una delle cose più importanti da vedere al Palatino poichè rappresenta la casa del primo imperatore romano. E’ situata sul lato sud-ovest del colle, e fu proprio questo edificio a dare il via allo sviluppo urbanistico della zona. Infatti, gli imperatori che vennero dopo Augusto scelsero anch’essi di soggiornare in in quest’area, tanto che negli anni successivi, l’intero colle del Palatino si tramutò in un grosso quartiere imperiale.
Tra i numerosi templi costruiti sul colle, segnaliamo senza dubbio il tempio di Apollo Palatino, costruito per volere dell’imperatore Ottaviano dopo una vittoria in battaglia nel 36 a.C. Ancora oggi sono visibili i resti del pavimento, costruito in marmo, oltre alle colonne e ai capitelli corinzi. In origine il tempio era formato da un pronao con sei colonne sulla facciata.
La casa dei Grifi prende il nome dalla sua decorazione principale, una lunetta dove sono raffigurati dei grifoni. E’ un esempio di un’antica casa romana, e per molti esperti del settore rappresenta la casa repubblicana meglio conservata a Roma, tanto che ancora oggi è possibile ammirare le pitture originali del II secolo a.C. La casa dei Grifi è situata sul lato nord del palazzo di Domiziano.
Nel 1868, sui resti del palazzo di Domiziano venne costruito il convento delle monache della Visitazione, all’interno del quale oggi si snoda il percorso museale del museo Palatino. Totalmente riorganizzato e rinnovato negli anni ’90 del secolo scorso, la visita al museo si snoda sui due piani dell’edificio.
Al piano terra ci sono una serie di ricostruzioni di ambienti dell’epoca degli antichi romani, con strutture originarie delle vecchie Domus. Vi è anche un’apposita sezione nella quale viene raccontata la storia del Palatino dalle origini della città fino alla nascita di Cristo. Salendo al primo piano ci si trova davanti ad un’enorme quantità di opere, tra le quali spiccano i reperti dell’epoca di Augusto e le pitture provenienti dalla Domus Transitoria, di proprietà di Nerone.
La durata della visita al museo Palatino è di circa un’ora.
Il giardino botanico del Palatino è rappresentato dagli Orti Farnesiani, una piacevole zona verde terrazzata che parte dalla base e raggiunge la vetta del colle. Non è certo una costruzione dell’epoca degli antichi romani, in quanto gli Orti “soltanto” al Cinquecento, in pieno periodo rinascimentale, quando il cardinale Farnese ne decise la costruzione.
Molto bella la scalinata che porta fino alla statua del Ninfeo della pioggia, così come il teatro del Fontanone, una grossa scultura a tema acqua, con vasche, nicchie e bocche d’acqua.
Sul versante sud del Palatino si trova la Schola Praeconum, la sede della corporazione degli araldi, ossia gli incaricati di annunciare le pompae circensi. La Schola risale al III secolo d.C. durante la dinastia dei Severi, ed è composta da una corte rettangolare dove si affacciano una serie di ambienti.
All’interno della Schola Praeconum è possibile ammirare importanti decorazioni pittoriche, spesso raffiguranti personaggi maschili, oltre al bellissimo pavimento a mosaico bianco e nero, dove sono raffigurati 8 personaggi maschili in due gruppi di 4.
Una delle attrazioni più importanti del Palatino è rappresentata dal palazzo di Domiziano, il principale complesso imperiale dell’intera area. E’ in realtà suddiviso in tre sotto-aree, che sono la Domus Flavia, la Domus Augustana e lo stadio Domiziano, il quale era originariamente adornato da statue e marmi, spostate poi all’interno del museo Palatino.
La Domus Flavia, rappresenta la parte pubblica e ufficiale del palazzo, con funzioni di rappresentanza, di cui ne rappresenta la zona ovest. Essa comprende al suo interno un settore privato, la Domus Agustana, costruita sul lato est. Le due zone sono collegate tra loro tramite articolati corridoi sotterranei.
Il Palatino, come del resto il Colosseo e il Foro romano, è visitabile soltanto previa prenotazione online. Ci sono due tipologie di biglietto che è possibile acquistare.
Vale 24 ore e permette un ingresso al Palatino e un ingresso al Colosseo e al Foro romano, incluse le mostre in corso.
Vale per due giorni consecutivi, e ad un costo maggiorato permette l’accesso al Palatino e ai siti speciali quali il museo Palatino, gli esterni e lo studiolo della casa di Augusto, il tempio di Romolo e la Schola Praeconum, oltre che al Foro romano, al Colosseo compreso il piano dell’arena e ai sotterranei.
Ricordatevi che entrambi i biglietti non includono l’accesso alla Domus Aurea.
Durante la procedura di acquisto online vi sarà chiesto di scegliere la data e l’ora della visita, in modo da essere praticamente certi di evitare le code. Implicitamente, il biglietto online è anche un biglietto saltafila, poichè non sarete costretti alla coda alla biglietteria, che prima dell’introduzione di questo sistema era davvero lunga.
Il Palatino, come le altre attrazioni del parco archeologico Colosseo, è aperto tutti i giorni dell’anno con l’eccezione di Natale e Capodanno. L’orario di apertura varia a seconda della stagione, secondo il calendario riportato di seguito.
L’ultimo ingresso avviene tassativamente un’ora prima dell’orario di chiusura.
All’interno del Palatino vi è la possibilità di intraprendere alcuni percorsi guidati con le guide ufficiali del parco, che vengono allestiti e organizzati tanto in tanto; è possibile prenderne parte soltanto prenotando anticipatamente online sul sito ufficiale.
In alternativa, se non riuscite ad essere presenti durante questi appuntamenti che avvengono a cadenza prefissata, potrete organizzare con una guida professionista il vostro tour personale del Palatino, prendendo parte ad un tour privato o di gruppo.
L’ingresso principale del Palatino si trova in via San Gregorio 30, attraverso il varco Vignola. Altri ingressi secondari si trovano presso l’arco di Tito, lungo Largo della Salara Vecchia e presso il Carcere Mamertino. Le uscite invece sono situate in largo della Salara Vecchia, presso l’arco di Tito, presso l’ingresso principale di Varco Vignola e presso Via Petroselli.
La zona del Palatino si raggiunge agilmente utilizzando i mezzi pubblici di Roma, prima di tutti la metropolitana: scendendo alla fermata Colosseo della linea B si giunge infatti in breve tempo a destinazione. E’ possibile raggiungere il Palatino anche con gli autobus, in particolare con le linee 51, 75, 81, 85, 87, 118, e con il tram numero 3.
Ecco una serie di consigli utili per organizzare al meglio la vostra visita al Palatino.
Vi consigliamo di visitare il Palatino al di fuori dei periodi di alta stagione per poter accedere all’area con meno folla. Scordatevi però di essere da soli! A tutti i giorni e a tutte le ore ci sarà sicuramente tanta gente a farvi compagnia.
Ovviamente, un sabato estivo sarà mediamente molto più affollato di un mercoledì di novembre, quindi, se possibile, organizzatevi per visitare il Palatino fuori stagione, e sempre se possibile, durante i giorni infrasettimanali.
La visita durante i periodi di bassa stagione porta con sè anche un altro enorme vantaggio: avrete infatti modo di sfuggire al caldo estivo, che può diventare persino insopportabile. Tenete presente che quasi tutto il percorso della visita è esposto al sole, e le zone d’ombra sono poche: portate quindi acqua a sufficienza, una crema solare e un cappellino per proteggere testa e spalle dai raggi solari intensi.
Attenzione al fatto che al Palatino non è consentito introdurre oggetti di grandi dimensioni, come ad esempio trolley o valigie. Considerato che non c’è il guardaroba all’ingresso, evitate direttamente di portare con voi oggetti ingombranti, altrimenti non saprete dove lasciarli. Zaini e piccole borse sono invece consentiti.
Data la sua estensione e l’enorme mole di cose da vedere, la visita del Palatino può durare anche una giornata intera. Anche se decidete di trascurare alcune Domus e concentrarvi su altre, mettete in conto 3 o 4 ore per godervi i punti salienti dell’intera area.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.