Parte dello stesso circuito museale che comprende anche il Colosseo e il Palatino, il Foro Romano è un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo. Camminando per le rovine dell’Antica Roma potrete rivivere il periodo d’oro della città, quando la zona era il fulcro della vita pubblica: è qui che infatti sorgevano edifici per attività politiche, sociali, religiose e commerciali, rappresentando il vero e proprio centro amministrativo e di rappresentanza della città. Curiosamente, in origine l’area su cui sorge il Foro Romano era una palude, bonificata nel VI secolo a.C. grazie anche alla costruzione della Cloaca Maxima, il sistema di fognature più antico del mondo ancora oggi in funzione.
Con l’avvicendarsi delle dinastie e degli imperatori, il Foro Romano si arricchì di ulteriori monumenti, tra cui il tempio di Vespasiano e Tito, quello di Antonino Pio, e l’arco di Settimio Severo, solo per citarne alcuni. L’ultimo monumento che venne realizzato all’interno del Foro fu la Colonna in onore di Foca, imperatore Bizantino, risalente al 608 d.C. In seguito, il Foro Romano venne abbandonato e dimenticato, fino all’Unità d’Italia, quando vennero finalmente avviati gli scavi nell’area, che riportarono alla luce le meraviglie che ancora oggi è possibile ammirare.
Sebbene sia essenzialmente un insieme di resti e rovine, sono tanti i monumenti del Foro Romano ancora oggi in ottime condizioni. Ecco quali sono i principali punti di riferimento, molti dei quali situati lungo la Via Sacra, la principale strada dell’Antica Roma che unisce ed univa Piazza del Campidoglio con il Colosseo.
La Regia, oggi nota anche come casa del Re, è uno degli edifici più antichi del Foro Romano. Si trova all’estremità sud-est dell’area, ed è molto probabilmente parte di una zona che in origine era ben più vasta; era il luogo dove il Rex sacrorum e il Pontefice Massimo esercitavano le loro funzioni sacrali. Ricostruita nel 36 a.C, nei suoi dintorni sono ancora visibili alcuni pozzi e soprattutto il tempio di Vesta, di forma circolare, uno dei templi più antichi di Roma.
Sono soltanto tre le colonne superstiti del tempio del Divo Vespasiano, o tempio di Vespasiano e Tito. Si trova subito ai piedi del Campidoglio, misura 33 metri per 22 e risale ad un periodo che va dall’81 all’87 d.C. Fu dedicato all’imperatore Vespasiano, che venne divinizzato dopo la sua morte.
Situato ai piedi del Campidoglio e sede del tesoro di Stato, il tempio prende il nome dalla statua di Saturno che era custodita al suo interno, la quale veniva avvolta in bende di lana e ricoperta d’olio per tutto l’anno, eccezion fatta per i Saturnali, festività che si tenevano dal 17 al 23 dicembre. I resti del tempio di Saturno visibili oggi sono le colonne in granito e i capitelli ionici a 4 facce.
Dedicato a Castore e Polluce e risalente al V secolo a.C, del tempio dei Castori sono rimaste in piedi tre delle colonne del lato lungo e il nucleo del podio. Visse il suo periodo di splendore nel I secolo a.C, quando era un importante edificio pubblico dove venivano conservati i pesi e le misure ufficiali.
Situato proprio sul Campidoglio, la facciata del Tabularium con i caratteristici archi domina tutto il Foro. Costruito nel 78 a.C, in origine era l’archivio di stato, dove venivano conservati gli atti pubblici e i trattati di pace, che venivano incisi su tavole di bronzo (tabulae, da qui il nome tabularium).
Costruita in lieve pendenza a partire dal 54 a.C per volere di Cesare, la basilica Giulia bruciò in un incendio avvenuto pochi anni dopo, ma venne ricostruita in breve tempo. Purtroppo il suo destino fu veramente sfortunato, perchè bruciò una seconda volta nel 283 d.C, e sebbene restaurata nuovamente da Diocleziano nel 285 d.C, oggi sono rimasti in piedi soltanto il podio, alcuni gradini e alcune semicolonne.
Probabilmente voluto da Domiziano, l’arco di Tito si trova subito al di fuori della zona del Foro, lungo la Via Sacra. E’ uno splendido arco di trionfo che simboleggia lo splendore dell’epoca Flavia, costruito dopo la morte dell’imperatore Tito nel 90 d.C., in memoria della guerra che combattè in Galilea.
Costruito quasi 200 anni dopo l’arco di Tito, l’arco di Settimio Severo si trova sull’angolo nord-occidentale del Foro Romano. Fu innalzato per celebrare la vittoria dell’imperatore Settimio Severo in guerra contro i Parti. Era uno dei 4 accessi monumentali alla piazza forense, non percorribile da carri.
Tecnicamente non è parte dell’area del Foro Romano vero e proprio, ma si trova esattamente a fianco. La Basilica di Massenzio risale al IV secolo d.C, per mano dell’imperatore Costantino I; è la più grande basilica civile della zona del Foro Romano, e il suo profilo con tre enormi archi viene utilizzato anche come sfondo a eventi, concerti e manifestazioni.
La Colonna di Foca fu l’ultimo monumento che venne aggiunto al Foro Romano. Risale infatti al 608 d.C., costruita per volere del Senato per celebrare Foca, imperatore Romano d’Oriente. E’ fatta di marmo bianco, e oggi si trova in una posizione piuttosto isolata tra le rovine.
Al Foro romano si accede esclusivamente acquistando i biglietti online. L’obbligo di dover acquistare i biglietti via internet non va visto come una costrizione, bensì come un’opportunità: prenotando in anticipo è infatti possibile scegliere l’orario della visita, assicurandosi un posto per il giorno e l’ora scelta. Allo stesso tempo, la prenotazione anticipata consente di evitare le code alla biglietteria, che prima dell’introduzione di questo sistema potevano diventare lunghe anche alcune ore.
Il biglietto d’ingresso al Foro Romano dà diritto anche al Colosseo e al Palatino. Ci sono due tipologie di biglietti:
E’ valido 24 ore, e permette un ingresso al Foro Romano, uno al Colosseo e uno al Palatino; sono incluse le mostre in corso.
E’ valido per due giorni consecutivi, e agli accessi del biglietto standard aggiunge anche l’ingresso al primo piano del museo Palatino, agli esterni e allo studiolo della Casa di Augusto, al Tempio di Romolo, alla Schola Praeconum – solo il sabato e la domenica, e al piano dell’Arena o dei sotterranei del Colosseo.
E’ possibile visitare il Foro Romano gratis in due modi. Il primo è quello di entrare la prima domenica del mese, quando l’ingresso ai musei di Roma è gratuito. Il problema, in questo caso, è che dovete aspettarvi una folla davvero enorme, e sarete circondati da migliaia di turisti. Paradossalmente, è meglio acquistare il biglietto d’ingresso!
In alternativa, c’è comunque la possibilità di avere un’idea del Foro e di vederlo senza dover pagare: infatti, da via dei Fori Imperiali, che collega Piazza Venezia al Colosseo e durante le domeniche è interamente pedonale, avrete una vista sopraelevata di una buona parte del Foro; non avrete la possibilità di entrare, ma potrete comunque averne una panoramica e scattare splendide foto.
Tra le varie opzioni di prenotazione della visita al Foro Romano, è possibile anche acquistare biglietti comprensivi di un tour guidato, che molto spesso comprende anche la spiegazione delle aree del Colosseo e del Palatino; ricordatevi infatti che le tre attrazioni sono parte di un unico circuito museale.
Grazie al supporto della guida, riuscirete ad immedesimarvi nella vita dell’Antica Roma, e capire le funzioni degli edifici di cui potete ammirare i resti durante la vostra visita del Foro.
Come molto spesso accade all’interno dei parchi archeologici, il giro con la guida è quasi irrinunciabile. Praticamente vedrete soltanto resti e rovine, e sebbene alcuni di essi siano ben conservati, una guida esperta vi aiuterà a ricostruire gli edifici, vi illustrerà il loro scopo originario e vi farà capire come si svolgeva la vita quotidiana e sociale del Foro, un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, che vale davvero la pena rivivere.
Inoltre, il Parco Colosseo, l’ente museale che gestisce anche il Foro Romano, organizza periodicamente una serie di visite guidate ufficiali che consentono di esplorare l’area con l’ausilio di esperte guide professioniste. Sono spesso eventi speciali, che si tengono una o due volte, e pertanto vi consigliamo di tenere d’occhio il sito web del parco per conoscere i prossimi appuntamenti.
Il Foro Romano è aperto tutti i giorni della settimana dal lunedì alla domenica, eccezion fatta per i giorni di Natale e Capodanno. L’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura, il quale varia in base al periodo dell’anno secondo il seguente calendario:
Se vi state chiedendo quanto tempo ci vuole per la visita del Foro Romano, la risposta non è univoca. Considerate circa un’ora e mezzo per percorrerlo in lunghezza passeggiando lungo la via Sacra, ma ci sono tante possibili deviazioni da fare e monumenti da visitare, che la visita si potrebbe protrarre senza problemi anche per mezza giornata, o persino di più se siete appassionati di storia e volete scoprire ogni angolo.
Come sempre, scegliete con cura il tempo da dedicare alla visita, anche in base a quanti giorni trascorrerete a Roma.
Oggi, i due principali varchi di accesso al Foro Romano sono in Largo della Salara Veccha 5/6, in via del Tulliano oppure sulla via Sacra. E’ molto semplice arrivarci con i mezzi pubblici, specialmente utilizzando metro e bus; il punto di riferimento più vicino è il Colosseo, dove ferma la metropolitana e diverse linee di autobus.
In particolare, viaggiando sulla linea B della metropolitana è sufficiente scendere alla fermata Colosseo e proseguire a piedi. Con l’autobus invece ci sono diverse linee da poter prendere, in base alla vostra origine: tra queste, si segnalano la 51, la 75, la 81, la 85, la 87 e la 118. In alternativa, è possibile arrivare al Foro Romano anche utilizzando il tram, in particolare la linea 3.
Il primo consiglio che ci teniamo a darvi è di indossare scarpe comode. Ricordate che gran parte del percorso si snoda su sterrato, erba o pietre potenzialmente scivolose. Evitate quindi di indossare calzature inappropriate come scarpe coi tacchi, infradito o sandali.
Data la scarsità di ripari dal sole, vi consigliamo di visitare il Foro la mattina presto, in quanto eviterete sia l’opprimente caldo estivo che la folla. Ricordate che, specialmente d’estate, il caldo potrebbe diventare persino eccessivo, poichè il percorso si svolge praticamente tutto al sole, quindi portate con voi crema solare, cappello e acqua a sufficienza.
Se possibile, evitate la visita durante il weekend e i giorni festivi, quando l’afflusso è ovviamente maggiore. Cercate di arrivare al mattino presto o a pomeriggio inoltrato, dato che le ore centrali della giornata sono quelle che accolgono i gruppi organizzati e i tour.
Il periodo migliore per visitare il Foro Romano è idealmente una giornata infrasettimanale di primavera, quando troverete meno gente e temperature piacevoli. Naturalmente sappiamo che non tutti possono permettersi una gita a Roma fuori stagione durante un giorno lavorativo, ma se avete la possibilità approfittatene e non ve ne pentirete.
Attenzione alle trappole per turisti: all’interno del Foro vi imbatterete in sedicenti attori travestiti da gladiatori, che proveranno in tutti i modi ad avvicinarvi per scattare una foto insieme a voi, a seguito della quale ovviamente vorranno un contributo o una mancia. Ricordatevi anche che ristoranti, bar e negozi negli immediati dintorni del Foro sono pensati esclusivamente per turisti, quindi in media troverete qualità inferiore e prezzi più alti.
Non usate guide NON ufficiali: vicino al Foro e al Colosseo verrete avvicinati da bagarini o guide non ufficiali, che vi contatteranno per vendervi biglietti e visite guidate a prezzi più bassi del normale, purtroppo molto spesso di qualità inferiore.
Tra i servizi messi a disposizione per la visita al Foro, segnaliamo il negozio per gli acquisti dei visitatori, un’area ristoro, un punto informazioni e un’area per i servizi e la cura del bebè.
All’interno del Foro Romano non è concesso introdurre bottiglie, contenitori in vetro, bevande alcoliche, bombolette spray, zaini da campeggio e borse ingombranti come valigie o trolley. E’ invece possibile introdurre zaini a spalla di medie e piccole dimensioni, che dovranno essere sottoposti al controllo con il metal-detector presente all’ingresso.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.