Uno dei luoghi più belli e iconici di Roma è senza dubbio Castel Sant’Angelo. Il profilo massiccio del castello, che si staglia al di là del Tevere subito dopo il ponte Sant’Angelo, è un must assoluto per chi visita la capitale. La sua bellezza e appariscenza è tale da essere stato scelto come set per una lunga lista di film e serie TV, dagli anni ’60 del secolo scorso ai giorni nostri. E quando la storia di Roma si mischia alla storia del cinema, non c’è ostacolo che tenga: visitate Castel Sant’Angelo e non ve ne pentirete.
Inizialmente potreste pensare che non ne possa valere la pena, dato che – specialmente se il vostro tempo di permanenza in città è poco – potrebbero esserci altre attrazioni più importanti da visitare a Roma. Ma la sua posizione nel cuore della città, comodamente raggiungibile a piedi sia dal Vaticano che da Piazza Navona, fa sì che Castel Sant’Angelo diventi una sosta imprescindibile durante una visita della città.
Una volta giunti fino a qui, vi stupirà sapere che Castel Sant’Angelo è non solo un monumento, ma anche un’area archeologica e soprattutto un museo. Durane la visita potrete ammirare non solo gli interni del castello, le logge, i cortili e i corridoi, ma anche alcune sale adibite a museo vero e proprio che espongono quadri, ceramiche, sculture medievali e moderne e una sala d’armi.
D’altronde la storia di Castel Sant’Angelo è lunga e complessa: fu edificato intorno al 123 d.C. dall’imperatore Adriano come mausoleo per sè e per la sua famiglia; ne consegue che il suo scopo originario fu quello di monumento funebre. Nel corso dei secoli non fu mai distrutto, ma soltanto riedificato, riprogettato e riallestito. E’ stato fortezza, prigione, castello, dimora nobiliare, sede apostolica e caserma, fino a diventare, nel Novecento, il museo che è ancora oggi visitabile.
La visita di Castel Sant’Angelo si articola lungo un percorso formato da 7 livelli, di cui il primo – il più basso – è quello da cui ha inizio la visita. Per la precisione Castel Sant’Angelo è un museo, le cui esposizioni sono divise più o meno equamente in quattro ambiti: ceramiche, sculture, quadri e armi, oltre naturalmente agli ambienti del castello stesso e agli antichi appartamenti papali. Gli oggetti in mostra provengono perlopiù da donazioni di privati, mentre altri reperti erano già parte del castello.
Al primo livello di Castel Sant’Angelo, dopo aver oltrepassato il portone d’ingresso si sbuca in un corridoio ad anello, che corre lungo la cinta muraria. Il lavoro fu promosso da papa Bonifacio IX nel Quattrocento, e nell’occasione furono riportati alla luce numerosi resti di epoca romana.
Al primo livello vale la pena visitare anche il cortile delle Fucilazioni, chiamato così perchè secondo alcuni questo era il luogo in cui venivano eseguite le pene capitali che non dovevano essere rese pubbliche, su cui si affaccia la cappella dei Condannati, un ex magazzino di polveri trasformato in cappella nel Settecento.
Il secondo livello di Castel Sant’Angelo si trova anch’esso vicino al portone d’ingresso. Inizia con la cordonata di Paolo III, una gradinata risalente al 1545 nelle cui inicchie ci sono due belle statue di epoca romana, e continua con la cosiddetta marcia ronda, un camminamento che rappresenta il perimetro dell’antico basamento del mausoleo di Adriano, che sorgeva qui prima che il complesso prendesse l’aspetto attuale. La marcia ronda collega i quattro bastioni del castello, che prendono il nome dei 4 evangelisti San Marco, San Matteo, San Luca e San Giovanni.
Addossato al bastione di San Luca c’è un piccolo edificio, l’armeria di Clemente X, con un bell’ingresso formato da un timpano curvilineo con due volute laterali, sovrastato da un’iscrizione che celebra i lavori voluti da papa Clemente X.
Al terzo livello di Castel Sant’Angelo si trovano le prigioni storiche, una serie di ambienti sotterranei volute da Alessandro VI Borgia. Percorsa la scala di accesso si arriva in un grosso ambiente denominato Parlatoio, attraversato il quale si entra in un corridoio ad anello ai cui lati sono state ricavate tre celle; ne seguono altre due, una delle quali ospitò per quasi un anno lo scultore fiorentino Benvenuto Cellini, prima della sua evasione avvenuta la notte del Corpus Domini del 1538 quando si calò con una corda di lenzuola annodate.
A fianco delle prigioni storiche ci sono i vani dell’oliare, ossia la cantina in cui venivano conservate le giare d’olio, utilizzato sia per scopi alimentari che come combustibile per le lampade, necessarie ad illuminare gli ambienti.
Salendo al quarto livello di Castel Sant’Angelo si capisce che qualcosa è cambiato: non si tratta più di ambienti angusti e bui riservati a prigionieri o alla conservazione dei materiali, ma di spazi di rappresentanza e di accesso agli appartamenti papali. E’ questo il caso del cortile dell’Angelo, o cortile d’onore, costruito nel Cinquecento con una forma a pianta rettangolare con al centro la statua di San Michele Arcangelo.
Sui lati del cortile dell’Angelo si trovano una gran quantità di edifici e ambienti, tra cui le armerie, la sala della giustizia, la bella sala di Apollo e le sale di Clemente VIII.
Completano il quarto livello una serie di stanze e ambienti dedicati ad alcuni papi dell’epoca, come il cortiletto di Leone X, il bagnetto di Clemente VII, il cortile di Alessandro VI e le salette di Alessandro VI.
Al quinto livello si trova una tra le sale più belle di Castel Sant’Angelo. E’ la Sala Paolina, il salone di rappresentanza della residenza di papa Paolo III Farnese. Risale alla metà del Cinquecento, ed è contraddistinta da un soffitto a volta completamente decorato e affrescato con dipinti e stucchi dorati, che proseguono fino alle pareti.
Alla Sala Paolina vi si accede tramite la loggia di Giulio II, che si affaccia sul Tevere e dalla quale si può ammirare un bellissimo panorama di Roma. La loggia è riccamente decorata sul soffitto, anch’esso a volte.
Sempre al quinto livello ci sono alcune stanze private degli appartamenti papali molto belle, che prendono il nome dai quadri che ospitano. E’ questo ad esempio il caso della Sala del Perseo, lo studiolo di Paolo III, e della sala di Amore e Psiche, camera da letto dello stesso papa.
La visita al livello si conclude con l’Armeria Superiore, un insieme di 4 ambienti comunicanti che mettono in mostra una parte della collezione di armi, armature e cimeli del museo nazionale di Castel Sant’Angelo.
Dalla Sala Paolina al livello 5 è possibile salire al livello 6 attraverso il corridoio pompeiano, caratterizzato da un’entusiasmante decorazione a grottesche. E’ un corridoio molto stretto, di larghezza non superiore al metro, con un soffitto con volte a botte completamente affrescato.
Il sesto livello di Castel Sant’Angelo continua con una serie di bellissime sale, tra cui la sala della Biblioteca, riccamente decorata sul soffitto, la sala dell’Adrianeo, con i suoi bellissimi dipinti alle pareti, la sala dei Festoni dove si possono ammirare tritoni e nereidi danzanti alle pareti, e soprattutto la sala del Tesoro, che anticamente svolgeva la doppia funzione di sede dell’erario e luogo di conservazione di documenti e oggetti preziosi. E’ di forma circolare, e in origine formava un vano unico con la sovrastante sala Rotonda, situata al livello 7.
Il settimo rappresenta l’ultimo dei livelli di Castel Sant’Angelo. Qui si trovano due sale, la sala Rotonda e la sala delle Colonne, e il magnifico terrazzo dell’Angelo, uno degli affacci più belli su Roma, con un magnifico panorama a 360 gradi; prende il suo nome dalla statua dell’arcangelo Michele, opera dello scultore fiammingo Peter Anton van Verschaffelt. A fianco della statua è possibile ammirare la campana della Misericordia.
E’ possibile acquistare il biglietto per la visita di Castel Sant’Angelo direttamente in loco alla biglietteria oppure in anticipo online, scelta quest’ultima che consente di azzerare le code alla cassa e di scegliere l’ora e il giorno della visita. Sono previste riduzioni per i ragazzi dai 18 ai 25 anni, mentre il biglietto è gratuito per i visitatori al di sotto dei 18 anni. Inoltre, come tutti i musei di Roma, la prima domenica del mese è possibile entrare gratuitamente.
Per informazioni e prenotazioni è a disposizione il centralino al numero +39-0632810 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00.
Castel Sant’Angelo è aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 19.30, con ultimo ingresso alle 18.30. Rimane chiuso il lunedì oltre ai giorni di Capodanno, Natale e primo maggio.
Nel cortile di Alessandro VI si trova il negozio del museo, presso il quale è possibile acquistare una serie di guide del castello in varie lingue, oltre a pubblicazioni d’arte, cartoline e oggettistica ispirata alle collezioni. L’orario di apertura va dalle 9.00 alle 19.00 dal martedì alla domenica. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero +39-0668191197.
Di base Castel Sant’Angelo è visitabile individualmente e la durata media della visita si aggira intorno alle 1-2 ore, ma nulla vi vieta di essere accompagnati da una guida privata. Ce ne sono molte in città e potete contattarle in anticipo online per pianificare al meglio la visita. E’ inoltre possibile prendere parte a tour privati o di gruppo di Roma che comprendano anche una sosta a Castel Sant’Angelo. In questo caso però informatevi bene se la sosta prevede soltanto una visita dall’esterno dell’edificio con qualche minuto per le foto, oppure anche la visita approfondita del museo.
Il periodo migliore per visitare Castel Sant’Angelo va da inizio settembre a fine marzo: dato che gran parte della visita si svolge al chiuso non avrete problemi in caso di pioggia, e allo stesso momento potrete godervi il clima fresco. Ricordate che, specialmente in inverno, di sera tende ad esserci meno folla. Se invece volete ammirare il tramonto dalla terrazza al livello 7, dovrete pianificare la visita in modo da arrivare all’ingresso 1-2 ore prima dell’ora del tramonto.
Castel Sant’Angelo si trova proprio nel cuore di Roma, in Lungotevere Castello 50, e pertanto la maggior parte dei turisti ci arriva direttamente a piedi. Da piazza San Pietro, ad esempio, ci vogliono meno di 10 minuti percorrendo via della Conciliazione, stessa durata all’incirca del tragitto che compiono quelli che provengono da piazza Navona, camminando lungo via dei Coronari.
Per quanto riguarda le altre attrazioni di Roma, il Pantheon dista 15 minuti a piedi, mentre la scalinata di Trinità dei Monti e la fontana di Trevi circa 20 minuti. Il Colosseo e il Foro romano sono leggermente più distanti, circa 35 minuti, ma la camminata passa per diverse attrazioni e monumenti.
Se invece volete utilizzare i mezzi pubblici, ci sono diverse opzioni. Con l’autobus potete utilizzare le linee 23, 280, 62, 64 o 982, che fermano a Piazza Pia distante soltanto 5 minuti a piedi dall’edificio. Con il tram invece potete utilizzare la linea 19, che ferma a Risorgimento/S. Pietro distante 12 minuti a piedi da Castel Sant’Angelo. Infine, muovendosi in metropolitana, conviene utilizzare la linea A scendendo a Lepanto, proseguendo poi per poco più di 15 minuti a piedi.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.